La storia di Castellamare del Golfo coincide fino all’arrivo degli Arabi (inizio dell’800) con quella dell’antica città di Elima, il porto della città di Segesta.
Gli arabi le daranno il nome di al-madariğ letteralmente “le scale”, probabilmente dovuto alla scalinata che conduceva dal Bastione al Porto. Durante la dominazione araba venne costruita la prima parte del Castello, ultimato poi dai Normanni.
Il nome con cui la conosciamo oggi deriva da “Castrum ad mare de gulfo” e le viene conferito all’inizio dell’anno mille quando divenne un’importatane fortificazione prima Normanna e poi Sveva. Dopo una serie di lunghe battaglia tra Angioini e Aragonesi dove ad avere la meglio furono questi ultimi, il porto di Castellammare del Golfo venne interdetto.
La città tornerà al suo splendore dopo i Vespri siciliani, sotto la guida di Federico d’Antiochia, diventando un centro molto importante per il commercio del grano. In questi anni di lustro il Castello venne ingrandito.
Nel 1521 venne edificata una prima cinta muraria, nel 1587 una seconda che contava tre porte d’ingresso. Nonostante tale protezione i cittadini non dovevano sentirsi molto sicuri perché la crescita demografica faticava ad aumentare nonostante diversi incentivi. Probabilmente tale incertezza era dovuta alle costanti incursioni saracene.
Tra la fine del 500 e l’inizio del 600 la città iniziò ad espandersi non verso l’entroterra, bensì lungo da costa da nord a sud. Nel 1700 la crescita continuò sempre lungo lo stesso asse.
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Quando alla fine del 700 ebbe inizio il frazionamento del latifondo, Castellammare del Golfo ebbe bisogno di crescente mano d’opera e iniziò così un considerevole flusso immigratorio. La crescita economica divenne continua e costante e anche il paese dovette espandersi per accogliere la popolazione sempre crescente.
Negli anni successivi si susseguirono gli Spagnoli, poi i Savoia con Vittorio Amedeo 2, e ancora gli Austriaci e i Borbone.
Nel 1820 durante i moti per l’indipendenza, i cittadini di Castellammare furono tra i primi a desiderare l’indipendenza dai Borboni, sostenendo Garibaldi con tutte le proprie forze. Dopo la vittoria e l’unità d’Italia la storia di Castellammare segue le stesse vicissitudini del resto del paese.
